Il whisky è diventato una delle bevande più popolari in Giappone, ma la sua storia nel Paese del Sol Levante è molto più giovane rispetto alle tradizioni del whisky scozzese o irlandese. La sua introduzione in Giappone può essere attribuita ai primi contatti con l’Occidente. Questo articolo esplora come il whisky è arrivato in Giappone e come ha influenzato la cultura giapponese.
Contatti Preliminari
Prima dell’arrivo dei navigatori portoghesi nel 16° secolo, il Giappone era relativamente isolato dal mondo esterno. La società giapponese era molto chiusa, e l’idea di introdurre nuovi elementi culturali era quasi inaudita.
L’Apertura del Giappone
Tutto cambiò nel 1853 quando il Commodoro statunitense Matthew Perry arrivò in Giappone, costringendo il Paese ad aprire i suoi porti al commercio mondiale. Da quel momento, la cultura occidentale cominciò a fare la sua comparsa in Giappone in vari modi, tra cui la cucina, la moda e, naturalmente, le bevande alcoliche.
L’introduzione del Whisky
Il whisky arrivò in Giappone principalmente attraverso gli inglesi e gli scozzesi, che erano fra i principali esportatori di questa bevanda. Anche se il sakè rimaneva la bevanda alcolica più popolare, il whisky iniziò a guadagnare popolarità tra le classi più alte.

Shinjiro Torii e Masataka Taketsuru
Due figure chiave nella storia del whisky giapponese sono Shinjiro Torii e Masataka Taketsuru. Torii fondò la Suntory, mentre Taketsuru contribuì alla creazione della Nikka Whisky. Entrambi avevano viaggiato in Scozia per apprendere l’arte della distillazione del whisky.
L’importanza della Tecnica Scozzese
I giapponesi furono particolarmente affascinati dalla tecnica scozzese di distillazione. Taketsuru studiò in Scozia e portò con sé le tecniche tradizionali, che poi applicò alla produzione di whisky in Giappone.

La Prima Distilleria
La prima distilleria giapponese fu aperta da Suntory nel 1923. Conosciuta come la distilleria Yamazaki, essa è diventata un punto di riferimento nella produzione di whisky di alta qualità.
L’Influenza Occidentale e la Personalizzazione
Mentre i giapponesi adottavano le tecniche occidentali, iniziavano anche a personalizzare i processi per adattarli ai loro gusti e alle condizioni locali. Ciò ha portato alla creazione di un sapore unico che differenzia il whisky giapponese da quello scozzese o americano.
La Crescita della Popolarità
Nei decenni successivi, il whisky giapponese ha continuato a crescere in popolarità, sia a livello nazionale che internazionale. Le distillerie giapponesi hanno iniziato a vincere premi globali, riconoscendo la loro qualità e competenza.
L’Effetto del Cinema e della Televisione
La cultura popolare ha anche giocato un ruolo nell’aumento della popolarità del whisky. Film e serie televisive hanno spesso rappresentato personaggi che bevevano whisky, contribuendo a renderlo una bevanda “alla moda”.
Diffusione nei Bar e Ristoranti
Oggi, è comune trovare una vasta selezione di whisky in molti bar e ristoranti giapponesi. Alcuni locali si sono specializzati esclusivamente nella vendita di whisky, offrendo una gamma che va dai marchi più noti ai prodotti artigianali.
Whisky e la Cultura Giapponese
Il whisky è diventato una parte integrante della cultura giapponese, al pari del sakè e del tè. È considerato un simbolo di status e raffinatezza, e viene spesso consumato in occasioni speciali.